Ogni paese, ogni città, ogni nazione ha una sua storia, una sua origine. Tale origine, spesso, viene rievocata nell'etimologia del nome stesso del luogo preso in esame. Se, ad esempio, prendiamo in considerazione l'origine del nome Italia scopriamo che secondo gli studiosi moderni il termine Italia significherebbe Terra degli Itali, antica popolazione che viveva nell'odierna Calabria. Se pensiamo a Roma invece la discussione si fa più complicata, molte sono le teorie, sia antiche che moderne, tanto da non rendere ancora oggi chiara l'etimologia del nome dell'Urbe. E Majerà? Da dove deriva il nome del nostro paese?
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Dizionario dei luoghi della Calabria, Valente Gustavo, 1973 |
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Stemma odierno di Maierato (VV) |
Per ciò che concerne l'aspetto etimologico facciamo riferimento alla storia di una paese che non ha nulla a che vedere con noi, se non per il nome molto simile al nostro. Sto parlando di Maierato in provincia di Vibo Valentia, paese di 2.250 abitanti, che nel suo nome conserva le sue origini greche. L'antico nome di Maierato, infatti, vuol dire "Battaglia sacra", poiché in quel luogo avvenne uno scontro armato tra indigeni e occupanti greci. Il primitivo stemma del comune, del resto, raffigura due guerrieri in piedi su due pietre, con le spade rivolte verso il cielo. Tra le due figure compare una grande M e ad incorniciare la scena la scritta Macherato.
La testimonianza iconografica invece ci riguarda più da vicino. Lo stemma raffigurante un braccio d'uomo che impugna un coltello, campeggiante sulla scritta Universitas Macherae, è lo stemma più antico di Majerà. Sicuramente precedente al XVIII secolo, ci conferma che l'etimologia greca del nome Majerà è più che plausibile. Una precisazione: il termine Universitas non è da confondere con le odierne Università; purtroppo Majerà non è stata sede di una Università. Le Universitates erano i comuni dell'Italia meridionale, sorti già sotto la dominazione Longobarda (IX secolo). Fu Carlo I d'Angiò (1266-1285) a modificare il termine "Comune" in "Universitas" ossia Unione di tutti i cittadini. Le Universitas sopravvissero sino all'abolizione del feudalesimo avvenuta con decreto regio il 2 agosto 1806 ad opera di Giuseppe Bonaparte re di Napoli. Lo stesso ordinamento amministrativo disposto dal governo francese con la legge del 19 gennaio 1807 faceva di Majerà un luogo, ossia una Università, nel Governo (una moderna provincia) di Verbicaro. Il riordino successivo (4 maggio 1811), istitutivo di comuni e circondari, fece di Cirella frazione di Majerà (fino al 1876) e confermava la nostra cittadina nella giurisdizione di Verbicaro.
Dunque, in conclusione, Majerà terra di gente umile e accogliente, ma valorosa e coraggiosa alla pari di una lama di coltello.